Marcello Ienca - "Da Fontamara all'intelligenza artificiale"

3 MAGGIO 2021

La storia di Fontamara, il capolavoro di Ignazio Silone, si apre il 1º giugno 1929 quando un mattino nel villaggio non arriva più l’elettricità, la cui fornitura è stata interrotta perché gli abitanti del paese non pagavano le bollette. Sperando di rimediare a questo problema, i contadini del paese firmano una misteriosa “carta bianca”, portata da un granduca della milizia, la quale si scoprirà essere un imbroglio: ovvero l’autorizzazione a togliere l’acqua per l’irrigazione, vitale per i contadini del Fucino, per indirizzarla verso i possedimenti del podestà di regime. Questa vicenda ci testimonia due fatti cruciali dell’uomo moderno: la nostra dipendenza dall’innovazione tecnologica, nonché la possibilità di usare la tecnologia come strumento di potere. Quasi un secolo dopo, in un mondo profondamente mutato dall’incessante trasformazione tecnologica, queste due costanti rimangono invariate, anzi sono forse ancora più evidenti. L’Homo technologicus del 2021 dispone di tecnologie assai più potenti e pervasive rispetto ai contadini di Fontamara, dagli smartphone all’intelligenza artificiale, dalle biotecnologie ai socia network. Questo progresso tecnologico però non ha ridotto la nostra dipendenza dalla tecnologia. Al contrario, l’ha amplificata. Allo stesso tempo, la tecnologia é oggi più che mai uno strumento di potere politico e sociale, i cui profili etici e antropologici ci riguardano tutti, nessuno escluso”

#intelligenzaartificiale #tecnologia #futuro

Relatori

Sono intervenuti in questa diretta:

E

Marcello Ienca

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