In passato si diceva che il contadino aveva le scarpe grosse ed il cervello fino: ma questo detto è ancora oggi condivisibile? Avere tanta forza ed essere costanti nel lavoro è sufficiente per portare a casa dei risultati? Il nostro amato scrittore pescinese Ignazio Silone, ad esempio, nonostante si vantasse di essere un terrone e di aver avuto origini contadine, ci presenta nei suoi romanzi la figura di un contadino ignorante, che spesso non riesce a prendersi cura di ciò che ha e che si lascia facilmente abbindolare dai potenti. La letteratura ci ha abituati ad una certa descrizione dell’uomo che lavora la terra. E parlo al maschile perché nel corso della storia la terra è stata il più delle volte lontana dalle donne, a cui spettava invece la cura della casa e dei figli.

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